martedì 8 gennaio 2008

...Venere ed i Desideri...

Tanto, tanto tempo fa, al tempo dei Miti e delle Leggende, si narra la storia chiamata Venere ed i Desideri...

Al Crepuscolo, una giovane coppia di innamorati sdraiati su di un grosso masso in riva ad un fiume, stava contemplando felice le nuvole del cielo, quando l'uomo si voltò verso la donna e le disse: "...Il Tuo profumo è la sola cosa che vorrei sentire...e null'altro..."
La donna sorrise nell'udire quella Volontà, ed arrossì...ma Venere, La Dea dell'Amore e della Bellezza, stava ascoltando e, per dar lezione all'uomo della sua superbia, esaudì quella richiesta, lasciando all'uomo solo la possibilità di sentire un solo profumo, quello di Lei.
Dopo qualche attimo di smarrimento dovuto dal prodigio, l'uomo si abituò alla nuova condizione, non più profumo di rose nè di vino potevano inebriare l'olfatto del giovane, solo il profumo della pelle di Lei.
Ma Egli non si fermò, volle osare ancora, tant'è che le disse: "...il Tuo corpo è la sola cosa che vorrei toccare...e null'altro..." e con un certo divertimento da parte della Divina ascoltatrice, volle esaudire anche questo suo volere, era interessata a vedere sino a che punto l'uomo sapeva essere spavaldo, e tolse il senso del tatto, tranne che per il corpo della sua innamorata.
La giovane fu sempre più imbarazzata da quella prova d'Amore, rimanendo in silenzio a perdersi negli occhi di Lui.
Spinto da quel Sentimento l'uomo continuò i suoi desideri..."...la Tua pella è la sola cosa che vorrei assaggiare...e null'altro...", ed anche il gusto lasciò i sensi dell'uomo...tranne che per la sua Lei...
...Nell'estasi dell'Amore, sentendo che anche le divinità lo aiutavano, l'uomo continuò a incalzare il suo pegno d'amore..."...le Tue parole sono l'unica cosa che vorrei sentire...e null'altro...", ed infine... "...Vorrei poter vedere solo Te...e null'altro..." ; La Dea esaudì ogni suo Desiderio, tra il divertito ed il preoccupato, dato che aveva appena trasformato un uomo in un bozzo vuoto, riempito solo dall'Amore di ciò che aveva di fronte...la sua unica ragione di Vita, quella giovane donna, ma la lezione che voleva impartire a quell'impertinente era ben giustificata.
La donna, non fu preparata a tutte quelle promesse, o forse non ne era all'altezza, o non era Destino, di fatto però non riuscì a sopportare tutto quell'Amore, ed in preda alla paura, fuggì via, lontano...
L'Uomo, reso ormai impotente, continuò a fissare la corsa di quella donna, della Sua ragione di Vita, ma non disse nulla, non sì arrabbiò, ne sul suo volto si dipinse alcuna sensazione.
Colta da compassione, la Dea si avvicinò a Lui, si sedette di fronte e lo guardò qualche istante prima di parlargli con aria dolce e divertita.
..."Avete promesso molto, mortale, e per cosa...? Ciò a cui avete dedicato la vostra Vita stà scappando via...per sempre forse. Ricordate umano, state molto attento a ciò che desiderate, perchè potrebbe davvero avverarsi"...Le parole della Divina suonavano vere ai più saggi del tempo, ma al giovane produssero solo un sorriso.
Indispettita da quell'oltraggiosa insolenza lo interpellò nuovamente..."Cosa ridete mortale...? Vi fate beffe forse di me...? Perchè questo sorriso...? Rispondete mortale o non vi donerò i vostri sensi"...
L'Uomo alzò il capo, guardò quella magnifica divinità e le parlò con semplicità profonda: ..."Non voglio che mi restituiate ciò che mi avete tolto per Lei...e non mi faccio beffe di Voi, Divina Venere, ma state attenta a ciò che avverate, perchè ogni sogno ne conserva un altro... il motivo per cui sono felice di essere stato esaudito è semplice"...allungò la mano verso la figura ormai evanescente del suo Amore... "...perchè l'Amo...e null'altro...".
Per la prima volta, la presuntuosa Venere rimase in silenzio, ed imparò una grande lezione...maledì quella donna...la maledì per aver perso un Amore così Grande...ed al contempo desiderò di essere Ella stessa l'Amore di quell'Uomo...ma nessun Dio potè esaudire quel desiderio...

...ancora oggi, l'astro che noi chiamiamo Venere, qualche volta si mostra al crepuscolo, nella speranza di scorgere quell'Uomo con quell'Amore così perfetto, che non aveva bisogno di...null'altro...

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