Passano le ore, passano gli attimi, così uguali e così diversi...
di fronte a me il sole si fa largo fra nuvole dispettose,
le macchine scorrono ordinate con i loro rumori e i loro colori,
eppure, di fronte a me, non vedo nulla.
Guardo ogni tanto la mia mano per scovare inutilmente quei segni...quei Marchi carmini, pulsanti, brucianti.
Mi domando d'improvviso cosa ho, e non sono l'unico a chiederlo...ma non so rispondere, mentre il vento gioca con le foglie d'autunno, creando rilassanti coreografie aggraziate.
...Mi fermo...e rifletto...
Che hai...?
sorrido...o almeno credo...mentre vedo molte facce...ed una sola...
...Dio che dolce dannazione!
Me l'hai donata per farmi conoscere l'inferno ed il paradiso, il miele ed il fiele...il rosso ed il nero...
...è giusto! Dovevo capire...devo crescere...devo vivere.
...Vivo questa avventura come le stagioni...aspettiamo la fine di un freddo inverno...aspettando la primavera...
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5 commenti:
anche l'inverno ci dona i suoi raggi di sole...
bell'ambiente qui...
...I Raggi più belli...Raggi che non ti aspetti...
...Accomodatevi pure...vi attendevo in cuor mio...
Vi ringrazio di cuore.
Ciao Eliseo, un saluto veloce.
Bacio
Eccoci qui! Anche io ho cambiato piattaforma e ricevuto la tua mail! A presto poeta
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